mercoledì 11 marzo 2015

Taylor Swift, anche le gambe sono da record: valgono 40 milioni di dollari

Bella, brava e pure previdente. Taylor Swift assicura le sue gambe per 40 milioni di euro. La cantante ha deciso di stipulare una polizza per tutelarsi in caso di infortunio che le impedisca di ballare durante le sue performance live. La pratica dovrebbe essere sottoscritta entro l'inizio del prossimo tour mondiale, previsto a maggio. Visti i recenti scivoloni sul palco di Madonna e Ariana Grande, la Swift gioca d'anticipo.

 La popstar ha fatto delle sue esibizioni dal vivo una fonte primaria di guadagno e, come spiega al National Enquirer un membro del suo staff, se la Swift non fosse più in grado di ballare durante i concerti “la sua carriera da 200 milioni di dollari sarebbe in grossi guai”. Quaranta milioni però sono tanti e persino la giovane Taylor sarebbe rimasta stupita della stima: “La cifra l'ha scioccata ed è anche un po' imbarazzata a riguardo”, ha detto la fonte, aggiungendo che la cantante si aspettava una valutazione intorno al milione di dollari.
Taylor Swift non è l'unica ad aver pensato di assicurare una parte del suo corpo. Prima della bionda cantante di Shake it off, altre star hanno messo in cassaforte il proprio futuro ricorrendo a una polizza. Il caso più noto è quello di Jennifer Lopez, che assicurò il suo leggendario sedere per molti milioni di dollari. Analoga scelta fu quella di Kylie Minogue nel 2000, ma le sue natiche furono valutate solo 3 milioni di sterline, più o meno quanto la voce di Bruce Springsteen. Dolly Parton assicurò il suo seno per quasi 4 milioni, mentre nel 2008, il James Bond Daniel Craig firmò una polizza da 5 milioni di sterline mentre si trovava sul set di Quantum of Solace. Cifre irrisorie se si pensa al sorriso di Julia Roberts, valutato 30 milioni di dollari. Taylor Swift ha saputo fare meglio, anche se il record appartiene alle stelle dello sport, David Beckham su tutti. Nel 2006, lo Spice Boy assicurò le sue gambe per 100 milioni di sterline. Meno belle di quelle della popstar statunitense, ma più remunerative.

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